Se facciamo caso a tutti i prodotti  che acquistiamo, notiamo sull’etichetta degli ingredienti la voce “aromi”, ossia quella categoria di sostanze che regalano un sapore particolarmente buono all’alimento che stiamo acquistando.

Di base, parliamo di sostanze chimiche che, mi spiace deludervi, ma sono necessarie per completare un alimento con scadenza.

Ora vi spiegherò il perché!

La maggioranza delle persone credono che gli aromi servano a nascondere il sapore sgradevole dell’alimento perché di cattiva qualità, in realtà anche il migliore prodotto in commercio come può essere Barilla, Mulino Bianco o Coca-Cola, che tutti almeno una volta nella vita abbiamo mangiato, contiene questa “sostanza” semplicemente perché senza una nota di sapore in più, il prodotto potrebbe risultare poco appetibile anche se i prodotti sono di qualità.

Così come quando lasciamo un alimento naturale al suo destino, il sapore si modifica.

In questo caso, con i giusti conservanti e aromi il prodotto si mantiene fresco e appetibile.

Se un prodotto non è di qualità si sente la differenza.

 

AROMI-flavourland-milano

IL SUCCESSO DEI COLOSSI ALIMENTARI

Il successo dei prodotti Algida, ad esempio, non è dovuto solo alla pubblicità ma dal sapore inconfondibile dell’aroma panna che gli aggiungono. Un aroma di qualità ben studiata dagli aromatieri.

L’aroma è quindi una caratteristica sensoriale percepita inizialmente dalle narici e successivamente compresa solo mediante la bocca .

Esempio pratico: immaginiamoci di mangiare una fragola.

Appena ce l’abbiamo sotto al naso, percepiamo immediatamente l’odore inspirando col naso mentre l’aroma la percepiamo in bocca solo dopo la deglutizione.

Siete d’accordo?

Stiamo parlando di chimica, di sostanze chimiche per la precisione, naturalmente presenti degli alimenti , spezie e piante aromatiche.

Nell’industria chimica, queste sostanze vengono estratte dalla natura e trasformate in molecole, col fine di riprodurre, mantenere e rafforzare certi prodotti.

 

 

Rimanete aggiornati ;-)