L’anice è un insieme di piante che non si accomunano nemmeno da un punto di vista botanico.

Non esiste quindi una pianta che si possa chiamare con questo nome.

Sono diverse le varietà i cui loro semi e frutti hanno la stessa nota aromatica e vengono essiccati o pestati per differenti usi.

TIPOLOGIE e CARATTERISTICHE DELL’ ANICE

Esiste l’anice stellato, pepato e l’anice verde.

Viene prettamente apprezzato dopo i pasti come digestivo nelle soluzioni di liquorose o come tisana.

Persino i Romani adoravano utilizzarlo nei biscotti e lo esponevano nei banchetti più impegnativi.

L’anice aiuta anche a rilassare ed è utilizzato spesso anche contro la tosse.

Non ha controindicazioni ma un uso eccessivo può risultare tossico!

100 g di anice contengono 337 kcal, 17,6 g Proteine, 50,02 g  Carboidrati, 15,9 g  Grassi, 0 mg  Colesterolo, 14,6 g Fibra alimentare, 16 mg  Sodio.

anice-stellato-flavourland

 

L’ANICE IN CUCINA E IN ALTRE APPLICAZIONI

L’anice in cucina è utilizzato sia nei dolci che sulla carne o nei formaggi.

Ad esempio, l’anice stellato si abbina molto bene all’anatra, al maiale e al pollo.

In Italia viene utilizzata soprattutto nelle Marche per produrre liquori e per creare dei dolcetti chiamati “anicetti”.

Altro utilizzo dell’aroma anice è anche nelle sigarette elettroniche!

CURIOSITA’ STORICHE

Nell’antica Roma l’anice era, assieme a mosto e formaggio, l’ingrediente di un dolce cotto in foglie d’alloro che potremmo definire l’antenato delle torte nuziali: il mustaceum.

Plinio il Vecchio consigliava di  dormire con qualche seme di anice sotto il cuscino per combattere l’insonnia e allontanare gli incubi, Ippocrate raccomandava l’anice per facilitare l’eliminazione del muco e nelle corti inglesi veniva usato per profumare gli abiti.

L’anice è una delle spezie che compongono una miscela conosciuta come le “5 spezie cinesi”. Le altre sono il finocchio, i chiodi di garofano, la cannella e il pepe.

Una leggenda narra che questa miscela di spezie (usata per carni e marinate) sia i realtà il risultato del tentativo di creare una polvere magica che richiamasse i 5 elementi fondamentali cinesi (legno, fuoco, terra, metallo e acqua) e i 5 sapori base (acido, amaro, dolce, pungente e salato).